Sono entrato nella sala delle interviste e il maestro Figata mi ha detto di sedermi accanto a lui. Non ho potuto fare niente. Tutti i tipi di pensieri pazzi e inappropriati mi saltavano in testa. Ma c'era qualcosa sul modo in cui mi guardava che mi diceva che i miei pensieri andavano bene.
Mi ha seduto, poi mi ha preso le braccia e le ha legate dietro la sedia. Poco dopo, mi stava toccando così dolcemente e gentilmente che tutto il mio corpo era coperto di gooseflesh. E' stato così bello nel suo vestito bianco. Avrei fatto tutto quello che mi aveva chiesto.
Mi ha tirato giù le mutande e ha esposto il mio cazzo alla stanza. Il mio istinto era di raggiungerlo e toccarlo, ma visto che le mie mani erano saldamente legate dietro la mia schiena, non ci sarebbe stata una tale rappresa. Era completamente sotto controllo. Ho pregato di continuare.
Ha leccato il dito e l'ha premuto contro il mio buco. Mi ha preso in giro. Sapeva che lo volevo, ma mi ha fatto aspettare quello che sembrava un'eternità. Ho chiuso gli occhi in uno stato di pura eccitazione e, quando li ho aperti di nuovo, stava tenendo un giocattolo che ho pensato fosse un po' di rossetto. Ha strofinato con attenzione il petrolio prima di posizionarlo contro il mio buco...