I' ho avuto l'occhio di Coach Marko per qualche tempo. È tutto quello che cerco in un uomo più anziano. È alto, bello, peloso...
Non mi ricordo di come tutto è andato a calci. Eravamo nel suo ufficio, ci allenavamo duramente, e all'improvviso ci baciavamo.
Presto aveva il mio enorme cazzo fuori dai miei fili e sapevo che stava cercando di capire se poteva prenderlo. Il pensiero mi ha reso ancora più difficile. Si è inginocchiato e ha iniziato a succhiare. Le sue labbra erano morbide, la lingua era dura. È stato fantastico.
L'ho gettato sul divano e gli ho spinto le gambe in alto prima di dargli un buco con la lingua. Poi mi sono accovacciato tra le gambe, mi sono allineato e gli ho spinto il mio pene duro. È diventato immediatamente un gioco per vedere quanto sia difficile e veloce farlo. Mi ha preso come un uomo, che si stringe i denti e mi ha spinto a picchiarlo con ancora più aggressività.
Ero molto sorpreso, ma segretamente contento, quando mi ha spinto sul divano e mi ha spinto le gambe indietro. Nel giro di pochi secondi stava rammendo quella spessa e cruda canna della sua macchia di noci dentro il mio asino e mi stava avvolgendo come una macchina.
Poi abbiamo iniziato a girare, portandolo a turno per dimostrare chi era il più virile-a viscerale, carnale, lussuria di lotta per la supremazia.
Ha chiuso gli occhi in pura estasi, con parole di incoraggiamento senza fiato, mentre si buttava nell'oblio. Ho tirato fuori e avvolto le labbra intorno al suo cazzo. L'ho sentito tremare e poi espellere il suo denso carico cremoso in bocca.