Sotto la luce del sole di mezzogiorno, il legno vibrava con caldo soffocante, l'aria caricata con tensione sessuale. Cocksucker, un maligno con la pelle che brilla di sudore, è arrivato contemporaneamente a Maxandre. Quest'ultimo, virile, con una barba spessa e un torace peloso, indossava dei fili che modellavano il suo grosso. I loro corpi si sono scontrati, le labbra si sono schiacciate in un bacio vorace, le lingue che si intrecciano con la fame. Sweat ha versato, le loro bocche si sono divorate, una miscela di saliva e di calore animale. Cocksucker si è precipitato nell'ascella di Maxandre, leccando la pelle salata, attingendo al suo odore muschiato. Le mani di Maxandre, i glutei pelosi di Cocksucker, grandi e maleducati, li hanno sparpagliati con forza, le dita pascolano la fica calda. La bocca che inghiottisce Maxandre è un po' spessa e pelosa per lubrificarla con il drool. Poi Maxandre l'ha tirato in piedi, sbattendolo contro un albero, la pelle di Cocksucker. Le mani di Maxandre hanno sparso i glutei pelosi, esponendo la stretta, già tremolante. Ha battuto il suo enorme gallo contro i glutei, il suono che riecheggiava ancora e ancora, prima di posizionare i suoi luccicanti all'ingresso. Senza aspettare, Maxandre si è aperto sotto la pressione del suo gallo. Un falco fuggì da Cocksucker, il suo corpo tremava mentre Maxandre lo riempiva, un pollice per pollice, finché le sue palline pelose non si schiaffeggiavano contro la pelle. Il sodo era maestoso: Maxandre ha infilato il suo gallo con la forza selvaggia, ogni ictus che faceva il falco di Cocksucker, le sue dita abbaiare. La cicogna pelosa, calda e bagnata, distesa intorno al gallo, strillata con ogni ritiro, che amplifica l'attrito in fiamme. Maxandre ha cambiato il ritmo, a volte lento e profondo, facendo sentire a Cocksucker ogni vena del suo gallo, a volte veloce e maleducato, i suoi fianchi strillando violentemente, facendo il butto peloso...